Quando si fa riferimento ad una  società di servizi, si intende un’attività imprenditoriale volta e mettere a disposizioni beni o denaro per fornire servizi di vario genere (es. servizi di manutenzione software o di consulenza marketing, finanza, consulenza aziendale, etc). Queste società forniscono servizi a clienti di qualsiasi tipo come ad altre imprese, a privati o a professionisti.

🤝 Cosa sono le società di servizi o multi servizi?

Queste operano in diversi settori, che possono andare dalla cura al benessere della persone, fino alla gestione del marketing o di sociale network per altre imprese. In genere, le imprese che offrono servizi, non si specializzano in un unico settore. Infatti, è piuttosto comune che l’imprenditore apra una società di servizi senza circoscrivere l’offerta ad un’unica tipologia di servizio. Per questo motivo, molto spesso, si assiste alla nascita di società di multi-servizi. Tuttavia, è necessario che tali servizi siano compatibili tra loro e ammessi dalla legge.

società di servizi

Classico caso è quello di un’agenzia immobiliare che offre anche servizi collegati come l’assistenza e l’accoglienza di ospiti. Tuttavia, gli esempi possono essere tanti, come nel caso di imprese di pulizia che effettuano anche servizi di giardinaggio o di portierato.

Sicuramente questo è un ottimo modo per ottimizzare i costi ed ampliare il bacino di utenti della propria attività (riducendo anche il proprio rischio imprenditoriale).

In quali settori opera

Queste società possono operare in diversi settori. Vediamo alcuni esempi tipici di attività di fornitura di servizi:

  • Consulenza marketing e social network per professionisti e imprese;
  • Manutenzione e assistenza software e hardware;
  • Servizi per la cura e la bellezza della persona;
  • Assistenza alla persona (baby sitter, ecc..);
  • Servizi di pulizia e lavaggio;
  • Servizi amministrativi;
  • Servizi finanziari e assicurativi;
  • Gestione di biblioteche e archivi.

In quest’ambito, invero, rientrano tutte quelle attività di servizi legate al mondo delle informazioni e del web. Ad esempio, rientra l’ipotesi di chi intende avviare un business di video corsi, oppure chi decide di monetizzare attraverso video su youtube o altri portali analoghi (è il caso di una casa d’aste).

Settori emergenti e nicchie di mercato ad alto potenziale

Oltre ai settori tradizionali, emergono nuove nicchie di mercato particolarmente promettenti per le società di servizi. I servizi digitali e di e-commerce stanno registrando una crescita esponenziale, supportata dalle agevolazioni fiscali previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la digitalizzazione delle PMI.

società di servizi

servizi alla persona rappresentano un comparto in forte espansione, con particolare riferimento all’assistenza domiciliare qualificata. L’art. 1, comma 34, della Legge n. 190/2014 ha introdotto il cosiddetto “libretto famiglia“, strumento che facilita l’accesso ai servizi di cura e assistenza. Le agenzie specializzate in questo settore possono beneficiare delle detrazioni fiscali previste dall’art. 15 del TUIR per i servizi domestici.

Un settore particolarmente interessante è quello dei servizi ambientali e di sostenibilità, incentivato dai bonus fiscali per l’efficientamento energetico (Superbonus 110%, Ecobonus) e dalle normative sulla responsabilità sociale d’impresa introdotte dalla Direttiva UE 2014/95.

🏢 Quale forma societaria utilizzare

Sicuramente la forma societaria maggiormente impiegata, per svolgere questa attività, è quella delle Società a Responsabilità Limitata (SRL). La SRL è una delle forme più ricorrenti per svolgere attività d’impresa. È dotata di un’autonomia patrimoniale perfetta e i soci non sono responsabili personalmente per le obbligazioni sociali, anche qualora abbiano agito in nome e per conto della società. Invero, esistono diverse forme di SRL tra cui potrai scegliere: SRL ordinaria e SRL semplificata.

Le SRL, inoltre, sono generalmente più flessibili rispetto ad altre tipologie societarie in termini di struttura gestionale e amministrativa. Questo può essere vantaggioso per una attività di servizi che potrebbe aver bisogno di adattarsi rapidamente a cambiamenti nel mercato o nelle esigenze dei clienti.

Come costituire una società di servizi nella forma di SRL

Per aprire una società di consulenza, la SRL rimane la scelta ottimale per diversi motivi: protezione del patrimonio personaleflessibilità gestionalepossibilità di crescita attraverso l’ingresso di nuovi soci e maggiore credibilità verso clienti business. La SRL consente inoltre di accedere a bandi e finanziamenti spesso preclusi alle ditte individuali.

Un aspetto cruciale nel processo di apertura società è la definizione del modello di business. Le società di maggior successo sono quelle che riescono a specializzarsi in nicchie specifiche piuttosto che offrire servizi generici. La specializzazione permette di applicare tariffe premium e costruire una reputazione di settore.

La tempistica per aprire una società è fondamentale: i dati mostrano che le società avviate nei primi mesi dell’anno hanno maggiori possibilità di successo, potendo sfruttare l’intero ciclo di budget aziendale dei clienti. È consigliabile pianificare l’apertura almeno 3-4 mesi prima del lancio operativo.

Tipologie di SRL: quale scegliere

L’SRL può essere costituita con un contratto o con un atto unilaterale. L’atto costitutivo della deve essere redatto per atto pubblico dal notaio che provvede al deposito presso il Registro delle imprese. A seguito dell’iscrizione la società a responsabilità limitata può dirsi effettivamente venuta ad esistenza. Esistono diverse varianti delle SRL. In base al tipo di attività, si può scegliere tra:

  • SRL ordinarie: hanno un capitale minimo di 10.000 euro e un capitale massimo illimitato, i documenti che la regolano sono liberamente personalizzati e i soci possono partecipare con denaro o con beni e servizi;
  • Startup innovative: sono SRL che godono di agevolazioni e risparmi sui costi di apertura. L’attività societaria, però, deve riguardare lo sviluppo e la vendita di prodotti o servizi ad alto livello di innovazione tecnologica
  • SRL semplificate (SRLS): sono SRL che hanno alcuni limiti. Il loro capitale minimo è di 1 euro massimo è di 9.999 euro, i documenti costitutivi non sono personalizzabili e i soci possono essere solo persone fisiche che partecipano con denaro. A fronte di queste limitazioni, i costi iniziali di costituzione sono inferiori, ma i costi di gestione non cambiano quindi si tratta di una scelta poco consigliata

Individuare oggetto sociale

Individuata la tipologia di società che intendi scegliere per la tua società, devi stabilire qual è l’oggetto sociale. Con riferimento alle società di servizi, l’oggetto sociale deve essere indicato nello statuto della società e deve specificare in modo chiaro i servizi che verranno erogati.

Dunque, dovranno essere elencate le diverse attività che vengono svolte. Tuttavia, è necessario che tali servizi siano compatibili tra loro e ammessi dalla legge. Ad esempio, un’impresa di servizi informatici può occuparsi sia di assistenza e manutenzione di hardware che di sviluppo software.

Inoltre, è altrettanto necessario che l’oggetto sia adeguatamente circoscritto. Esso non deve essere né troppo ampio (es. la prestazione di servizi di qualsiasi tipo) né troppo specifico (es. servizi di consulenza marketing per siti di gaming). È consigliato scrivere l’attività prevalente senza limitare troppo quello che la società potrebbe svolgere.

Un esempio tipico di oggetto sociale è: la società ha per oggetto l’attività di consulenza di marketing, anche su internet, a privati e a imprese.

Aspetti pratici e best practices

La corretta formulazione dell’oggetto sociale è importante non solo per gli aspetti civilistici, ma anche per le implicazioni fiscali e amministrative. L’art. 2328 del Codice Civile richiede che l’oggetto sociale sia determinato e lecito, mentre la prassi notarile consolidata suggerisce di utilizzare una formulazione che consenta flessibilità operativa senza compromettere la certezza giuridica.

Dal punto di vista fiscale, l’oggetto sociale determina il codice ATECO di riferimento, che influisce sul regime IVA applicabile, sui contributi previdenziali e sulle possibili agevolazioni. La Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 46/E del 2020 ha chiarito che l’attività prevalente deve essere quella che genera il maggior volume d’affari, non necessariamente quella indicata per prima nell’oggetto sociale.

Per le società di servizi multidisciplinari, è opportuno utilizzare una formulazione che includa la clausola “anche per conto terzi e anche occasionalmente”, che amplia le possibilità operative senza vincoli eccessivi. Un esempio di formulazione ottimale potrebbe essere:

“La società ha per oggetto l’erogazione di servizi di consulenza aziendale, marketing digitale, gestione amministrativa e assistenza tecnica a imprese e privati, anche per conto terzi e in forma occasionale, nonché tutte le attività connesse, strumentali o complementari al raggiungimento dell’oggetto sociale”.

👣 Passaggi per aprire una società di servizi

Ovviamente, per procedere all’apertura delle azienda di servizi, è necessario procedere ad adempiere ad una serie di oneri formali. Invero, i relativi adempimenti sono i medesimi per tutte le società.

Ad esempio, è essenziale procedere a presentare richiesta per un’autorizzazione al Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.

Altro momento fondamentale è l’apertura della partita IVA. Come saprai, per aprire la partita IVA devi necessariamente avere il codice Ateco più adatto al servizio che intendi offrire. Successivamente, va effettuata la registrazione alla Camera di Commercio (obbligatoria in caso di apertura di ditta individuale).

A seconda dell’attività, vanno richieste apposite autorizzazioni, licenze e certificazioni. Servirà anche il certificato antincendio rilasciato dai Vigili del Fuoco.

Vanno inoltre effettuate le iscrizioni a:

  •  Inail (per la tutela dagli infortuni sul lavoro)
  •  Inps (a secondo del codice Ateco, alla cassa Artigiani e Commercianti o a quella Separata).

La SCIA

Un ultimo adempimento che non devi dimenticare di eseguire, almeno un mese prima dell’effettivo avvio dell’attività, è la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al comune (in via telematica). Nei successivi 60 giorni, poi, l’ufficio competente provvederà a verificare l’effettivo possesso dei requisiti dichiarati nel documento.

La SCIASegnalazione Certificata di Inizio Attività, è la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale). Il tutto senza dover più attendere i tempi e l’esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte dei singoli enti preposti. La SCIA produce effetti immediati ai sensi dell’art. 19 della legge 241/90.

Apertura partita IVA

La partita IVA , come forse già saprai, è un codice numerico che serve a diverse operazioni. In primo luogo, consente di emanare le fatture, ma è indispensabile anche per versare le imposte e i contributi previdenziali. La presentazione dei modelli può essere presentata attraverso i seguenti modi:

  • Recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate con apposito documento di riconoscimento;
  • Invio con raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato fotocopia del documento di riconoscimento;
  • Invio per via telematica, tramite il software apposito che si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Autorizzazioni specifiche e requisiti professionali

L’avvio di una società di servizi richiede spesso autorizzazioni specifiche che variano in base al settore di attività. Per i servizi alla persona, ad esempio, è necessario verificare i requisiti previsti dalla normativa regionale di riferimento. La Legge quadro n. 328/2000 demanda alle Regioni la disciplina dei servizi socio-assistenziali, creando un quadro normativo differenziato sul territorio nazionale.

Per i servizi di consulenza aziendale, occorre considerare l’eventuale iscrizione agli albi professionali competenti. La Legge n. 4/2013 ha disciplinato le professioni non organizzate in ordini o collegi, prevedendo la possibilità di adesione volontaria ad associazioni professionali riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Le società che offrono servizi finanziari devono rispettare la normativa di settore, incluso il TUF (D.Lgs. n. 58/1998) e le disposizioni della Banca d’Italia. Anche per servizi apparentemente semplici come la consulenza in materia di investimenti, possono essere richieste autorizzazioni specifiche o l’iscrizione ad albi professionali.

Per i servizi digitali e di marketing online, è fondamentale il rispetto del GDPR (Regolamento UE 2016/679) e del Codice del Consumo per le attività di e-commerce. La normativa sulla privacy richiede la nomina di un Data Protection Officer per le società che trattano dati personali su larga scala.

💵 Costi per aprire una società di servizi

Premesso quali sono gli adempimenti necessari per aprire una società di servizi, possiamo ora andare a ricapitolare quali sono i costi. Questi, invero, dipendono soprattutto dal settore scelto e da cosa richiede, in termini soprattutto di attrezzature e materiale, l’attività per il suo svolgimento. Per poter avviare una azienda di servizi andranno considerati:

  • Costi dell’affitto o dell’acquisto del locale;
  • Spese per attrezzature e materiale;
  • Costi legati all’apertura della partita IVA;
  • Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio;
  • Costi per l’assunzione di dipendenti e personale.

All’incirca per avviare una società di questo tipo occorrono più di 20.000 euro. Tuttavia, i costi variano in relazione al tipo di servizi offerti, delle autorizzazioni necessarie ed agli investimenti in beni materiali ed in personale da effettuare. Per valutare i costi necessari è opportuno consultare un Dottore commercialista esperto.

Pianificazione finanziaria e strumenti di sostegno

La pianificazione finanziaria per l’avvio di una società di servizi deve considerare non solo i costi iniziali, ma anche il fabbisogno di capitale circolante per i primi mesi di attività. L’esperienza pratica suggerisce di prevedere una liquidità sufficiente per coprire almeno 6-12 mesi di costi fissi, considerando i tempi di incasso tipici del settore.

Le agevolazioni fiscali disponibili per le nuove imprese includono l’esonero contributivo per le nuove assunzioni (art. 1, commi 10-15, Legge n. 205/2017), il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali (Nuova Sabatini) e le agevolazioni per le startup innovative previste dal D.L. 179/2012.

Per le società di servizi tecnologici, particolare interesse riveste il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (art. 1, commi 198-209, Legge n. 160/2019), che può arrivare fino al 20% delle spese sostenute. Questo incentivo è particolarmente vantaggioso per le società che sviluppano software o piattaforme digitali innovative.

Le Regioni e gli Enti locali offrono spesso bandi specifici per il sostegno alle nuove imprese nei servizi. Il Fondo di Garanzia per le PMI (art. 2, comma 100, lettera a, Legge n. 662/1996) può facilitare l’accesso al credito bancario per gli investimenti iniziali, con garanzie fino all’80% del finanziamento.

Lo studio rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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