La Legge di Stabilità 2018 ha confermato il regime Forfettario, nato nel 2015 per agevolare coloro che intendono avviare un’attività economica, professionale o commerciale, aprendo la partita IVA.

Il regime Forfettario prevede una tassazione ad aliquota sostitutiva ridotta pari al 15% ed un limite di reddito annuo che varia in relazione al Codice Ateco dell’attività svolta e che non deve essere superato dal contribuente che vuole godere delle agevolazioni.

È opportuno ricordare che il regime dei minimi è da considerarsi abrogato e non più esercitabile, sebbene resti valido fino alla scadenza per i titolari di partita Iva che lo hanno scelto entro il 2015.

Per accedere al regime Forfettario 2018, devono essere rispettati i seguenti requisiti:

  • aver sostenuto spese per collaboratori non superiori a 5.000 euro lordi;
  • non aver superato i 20.000 euro di costi lordi per ammortamento di beni strumentali;
  • aver conseguito ricavi o percepito compensi non superiori ai limiti previsti dalla normativa.

Sono esclusi dal regime Forfettario 2018, coloro i quali:

  • si avvalgono di regimi speciali IVA o regimi forfettari per la determinazione del reddito;
  • non risiedono sul territorio italiano, a meno che non producano almeno il 75% del reddito in Italia;
  • come attività abituale effettuano cessioni di fabbricati, terreni edificabili, mezzi di trasporto nuovi;
  • partecipano a società di persone, ad associazioni professionali o a società a responsabilità limitata aventi ristretta base proprietaria che hanno optato per la trasparenza fiscale;
  • nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 30.000 euro, tranne nel caso di rapporto di lavoro precedente cessato.

Quali sono, in particolare, gli adempimenti Fiscali dei contribuenti forfettari?

Gli adempimenti fiscali riguardano il reddito imponibile forfettario, calcolato applicando sul totale dei ricavi e compensi i coefficienti di redditività, che variano sulla base del Codice ATECO dell’attività lavorativa.

Individuato il proprio reddito imponibile forfettario, sono dovuti:

  • il 5% per i primi 5 anni di attività se si tratta di nuove iniziative imprenditoriali e non prosecuzioni di attività;
  • il 15% negli altri casi;
  • 2 euro, come imposta di bollo su fatture emesse con importo superiore a 77,47 euro.

Tra le agevolazioni previste per i contribuenti che aderiscono al regime Forfettario, vi sono:

  • esonero liquidazione e versamento IVA;
  • esonero dichiarazione IVA;
  • esonero Spesometro;
  • esonero registrazione corrispettivi, fatture di acquisto e fatture emesse;
  • esonero studi di settore;
  • esonero IRAP.

La tassazione con imposta sostitutiva prevista dal regime Forfettario si applica al prodotto tra il fatturato realizzato e il coefficiente di redditività (che varia in funzione del codice ateco con cui la partita IVA è stata aperta).

La Legge di Stabilità per il 2018 ha confermato le seguenti soglie massime di ricavi/fatturato e coefficienti di redditività:

  • Industrie alimentari e delle bevande (codice Ateco 10 – 11): limite ricavi/fatturato 45.000 euro con coefficiente di redditività al 40%;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio (codice Ateco 45 – da 46.2 a 46.9 – da 47.1 a 47.7 – 47.9): limite ricavi/fatturato è 50.000 con coefficiente di redditività al 40%;
  • Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande (codice Ateco 47.81): limite fatturato/ricavi 40.000 e coefficiente di redditività al 40%;
  • Commercio ambulante di altri prodotti (codice Ateco 47.82 – 47.8): limite fatturato/ricavi 30.000 e coefficiente di redditività al 54%;
  • Costruzioni e attività immobiliari (codice Ateco 41 – 42 – 43) – (68): limite fatturato/ricavi 25.000 e coefficiente di redditività all’ 86%;
  • Intermediari del commercio (codice Ateco 46.1): limite fatturato/ricavi 25.000 e coefficiente di redditività al 62%;
  • Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (codice Ateco 55 – 56): limite fatturato/ricavi 50.000 e coefficiente di redditività al 40%;
  • Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi (codice Ateco 64 – 65 – 66 – 69 – 70 – 71 – 72 -73 – 74 – 75 – 85 – 86 – 87 – 88): limite fatturato/ricavi 30.000 euro e coefficente di redditività al 78%;
  • Altre attività economiche (codice Ateco da 01 a 03 a 05 a 09, da 12 a 33, da 35 a 39, 49 – 50 – 51 – 52 – 53 – 58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63 – 77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82 -84 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 – 95 – 96 – 97 – 98 – 99): limite fatturato/ricavi 30.000 euro e coefficiente di redditività al 67%.

Studio Frisacco resta a disposizione per chiarimenti ed assistenza.

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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