Nel sito dell’Agenzia delle Entrate dal 6 giugno al 15 del mese è disponibile la bozza sulla flat tax incrementale.

La tassa è stata introdotta con l’art. 1 della Legge di Bilancio del 2023 e tale proposta di bozza delle Entrate permette ai professionisti, alle associazioni di categoria e agli esperti di condividere le proprie considerazioni sul documento preso in considerazione. Viene specificato che tutti gli eventuali riscontri devono essere inviati al seguente indirizzo e-mail: dc.cn.consultazionepubblica@agenziaentrate.it, secondo il seguente schema: 

  • tematica; 
  • paragrafo della circolare; 
  • osservazione;
  •  contributo; 
  • finalità.

Lo schema di circolare si sofferma su:

  1. in ambito soggettivo di applicazione del beneficio fiscale, indicando i contribuenti ammessi al regime della “flat tax incrementale” e specificando i redditi esclusi dall’agevolazione;
  2. in ambito oggettivo di applicazione del beneficio, precisando le modalità di determinazione della base imponibile incrementale da assoggettare all’imposta sostitutiva.
  3. le modalità di tassazione ai fini Irpef dell’ulteriore quota di reddito non soggetta alla tassa piatta incrementale, essa confluisce nel reddito complessivo e si rende applicabile la tassazione progressiva ai fini IRPEF, secondo gli ordinari scaglioni di reddito.

Lo scopo della consultazione è quello di permettere all’Agenzia delle Entrate di valutare i contributi trasmessi, ai fini di accettare la versione definitiva della circolare.

Si ricorda che la disciplina prevede che:

  • solo nell’anno 2023;
  • i contribuenti, precisamente, le persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario di cui all’art. 1, legge n° 190/2014;
  • possono applicare un’imposta calcolata con l’aliquota del 15% sulla base imponibile, comunque non superiore ai 40 mila €, al posto dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale; 
  • pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.

Esempio:

Anno di imposta e modalità di calcoloImporto in
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 202050.000
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 202160.000
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 202270.000
Reddito d’impresa e/o lavoro autonomo 202390.000
Differenza tra il reddito 2023 e il reddito 2022 (il più alto dello scorso triennio)90.000 – 70.000= 20.000
5% di franchigia sul reddito più elevato del triennio precedente5% di 70.000= 3.500
Reddito soggetto a flat tax incrementale con aliquota al 15%20.000 – 3.500= 16.500
Reddito che confluisce nel reddito complessivo con IRPEF ordinaria90.000 – 16.500= 73.500

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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