Nella giornata del 31 maggio, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, il disegno di legge volto all’introduzione di disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy.

Scopo e misure attuate

Lo scopo di queste nuove norme è quello di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero e al sostegno dei giovani. 

Si stabilisce che le misure di promozione e incentivazione risultino essere coerenti con il principio di sostenibilità ambientale della produzione, con la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità artigianali, con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e giovanile e con il principio di non discriminazione tra le imprese. Tali misure prendono concretamente varie modalità d’intervento a favore delle imprese:

  • l’istituzione del Fondo nazionale per il Made in Italy, con il fine di attrarre capitali e realizzare investimenti governativi diretti e indiretti, con una dotazione iniziale di un miliardo di euro;
  • il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici:
    • rifinanziamento a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione;
    • misure di sostegno per l’imprenditoria femminile;
    • misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto; disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità
    • informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta.

Dal comunicato stampa ufficiale sono inoltre previste azioni per:

  • istruzione e formazione: viene istituito il Liceo del Made in Italy con l’obiettivo di promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025. Inoltre, al fine di promuovere il raccordo tra il nuovo Liceo del Made in Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.
    Infine per favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni viene istituito un Programma di trasferimento delle competenze generazionali per le imprese private con non più di 15 unità da svolgere attraverso il tutoraggio di formazione di un lavoratore andato in pensione, da non oltre 2 anni, a un nuovo assunto a tempo indeterminato di età inferiore a 30 anni;
  • promozione: viene creata l’Esposizione nazionale permanente del made in Italy con l’obiettivo di promuovere e rappresentare l’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia del Made in Italy e dell’ingegno italiano; attivata la registrazione dei luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale e rafforzata della tutela dei Domini internet registrati e azioni più efficaci per la loro salvaguardia;
  • tutela del Made in Italy, grazie al contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione Made in Italy per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni; utilizzo della blockchain per la certificazione delle filiere e la creazione di un catalogo nazionale per il censimento delle soluzioni conformi alla normativa in vigore per la tracciabilità delle filiere e per sostenere e promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti (DLT) utile ai fini informativi per i consumatori; accompagnamento delle imprese verso il futuro; incentivazione al processo di associazione tra produttori e la redazione di un disciplinare per le produzioni artigianali e industriali che prepara al prossimo varo del regolamento europeo su IGP non agri;
  • lotta alla contraffazione, attraverso l’introduzione di modifiche del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale:
    • riorganizzazione degli Uffici per favorire la specializzazione in materia attraverso la concentrazione distrettuale della competenza degli uffici requirenti;
    • l’avvio di iniziative di formazione specifica;
    • misure per la formazione specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati di contraffazione

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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