In questo articolo andremo a parlare della proposta fatta dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sulla Riforma dello sport.

Durante la partecipazione del convegno della “Riforma dello Sport e del Terzo settore: novità e criticità alla vigilia dell’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2021”, organizzato da Fondazione Terzjus presso il Salone d’Onore del CONI, si sono scambiate opinioni che possono portare ad ulteriori cambiamenti.

Ricordiamo che il decreto legislativo sopra citato entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2023, inoltre si rammenta che sono numerose le novità anche per i professionisti, in particolare con riferimento al mondo del lavoro sportivo. 

Il CNDCEC, Fondazione Terzjus e il Consiglio nazionale del Notariato con lo scopo di correggere le previsioni che potrebbero risultare di difficile applicazione per gli enti sportivi dilettantistici hanno preparato un pacchetto di proposte emendative, affinché il legislatore possa prendere atto dei miglioramenti che potrebbero realizzarsi limitando un corposo intervento normativo.

I punti salienti della riforma

Ancora nel 2022 venne pubblicato il D.Lgs n° 163, dove venivano definite le disposizioni integrative e correttive del D.Lgs n° 36, recante il riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici.

Il decreto legislativo dispone una revisione organica della figura del “lavoratore sportivo”. Dove vengono evidenziate: 

  • tutele lavoristiche e previdenziali nel settore dilettantistico;
  • tutele lavoristiche e previdenziali nel settore professionistico.

Inoltre viene prevista l’abolizione del vincolo sportivo, inteso come limitazione alla libertà contrattuale dell’atleta, anche nel settore dilettantistico. Tra le altre novità sono previsti:

  • l’art. 6 con novità in tema di tesseramento sportivo, viene previsto che “Il tesseramento è l’atto formale con il quale la persona fisica diviene soggetto dell’ordinamento sportivo ed è autorizzata a svolgere attività sportiva con una associazione o società sportiva e, nei casi ammessi, con una Federazione sportiva nazionale o Disciplina sportiva associata o Ente di promozione sportiva.”;
  • l’art. 24 in ambito remunerativo prevede che “I compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di euro 15.000,00. Qualora l’ammontare complessivo dei suddetti compensi superi il limite di euro 15.000,00, esso concorre a formare il reddito del percipiente solo per la parte eccedente tale importo.”

Ricordiamo che in data 7 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato il pacchetto delle semplificazioni per il lavoro sportivo, con il via libera definitivo arrivato lo 28 settembre. Le novità di rilievo sono le seguenti:

  • possono iscriversi al Registro delle attività sportive dilettantistiche anche le cooperative e gli Enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS), laddove esercenti come attività di interesse generale l’organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche
  • ampliata la facoltà di auto-destinazione degli utili per società e associazioni dilettantistiche
  • rivisitazione della definizione di lavoratore sportivo, con lo scopo di includere anche nuove figure necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive;
  • nell’area del dilettantismo, vengono forniti i presupposti per l’instaurazione di rapporti lavoro sportivo autonomo in forma di collaborazione coordinata e continuativa
  • digitalizzazione degli obblighi connessi alla costituzione dei rapporti di lavoro sportivo, grazie al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
  • definita la figura del volontario sportivo
  • consentita la sottoscrizione di contratti di apprendistato professionalizzante con giovani a partire dall’età di 15 anni
  • agevolazioni fiscali e contributive nell’area del dilettantismo per i lavoratori sportivi e per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale
  • anticipata l’abolizione del vincolo sportivo nell’area del dilettantismo

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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