Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dall’emergenza da Covid-19, il D.L. 4/2022, ha istituito un aiuto, in forma di contributo a fondo perduto, a favore delle imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio.

In merito all’ambito soggettivo, l’articolo 2, comma 1, D.L. 4/2022 prevede che possono accedere a tale contributo le imprese che svolgono in via prevalente una delle attività di commercio al dettaglio i cui codici Ateco 2007 rientrano tra quelli identificati nella classificazione delle attività economiche: 47.19, 47.30, 47.43, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.49, 47.82, 47.89 e 47.99, ovvero in una delle attività ricomprese nei gruppi 47.5 e 47.6.

Tali imprese devono, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, D.L. 4/2022, possedere i seguenti requisiti:

  • aver perseguito, nel 2019, un ammontare di ricavi non superiore a 2 milioni di euro;
  • aver subìto una riduzione del fatturato nel 2021 non  inferiore al 30 per cento rispetto al 2019.

Inoltre, alla data di presentazione dell’istanza, devono:

  • possedere la sede legale o operativa nel territorio dello Stato;
  • risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” all’interno del Registro delle imprese;
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento (Regolamento UE . 651/2014) in materia di aiuti di Stato;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive, ai sensi dell’articolo 9, comma 2 lett. d), D.Lgs. 231/2001.

Come previsto dall’articolo 3, del Decreto direttoriale 24.03.2022, i soggetti, ai fini della corretta compilazione dell’istanza, devono:

  • provvedere all’eventuale aggiornamento dei propri dati presso il Registro delle imprese;
  • verificare i dati acquisiti in modalità telematica dal Registro delle imprese;
  • fornire le eventuali precisazioni richieste dalla procedura informatica.

Le domande possono essere presentate fino alle ore 12:00 del 24 maggio 2022, tramite la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia, di proprietà del Mise, all’indirizzo https://misedgiaicommerciodettaglio.invitalia.it.

All’interno dell’istanza, oltre al possesso dei requisiti di accesso all’agevolazione, i soggetti richiedenti, devono dichiarare:

  • il rispetto del limite massimo di aiuti consentiti dalla Sezione 3.1 del “Quadro temporaneo”;
  • l’ammontare dei ricavi riferiti ai periodi di imposta 2019 e 2021;
  • l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi ai periodi di imposta 2019 e 2021;
  • l’importo del contributo richiesto;
  • il codice Iban relativo al conto corrente, intestato al soggetto richiedente, su cui si chiede l’accreditamento dell’agevolazione.

Il contributo a fondo perduto è riconosciuto nei limiti delle risorse finanziarie stanziate per l’intervento agevolativo.

Nello specifico, le risorse sono ripartite tra i soggetti aventi diritto, riconoscendo a ciascuno un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo di imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei ricavi riferiti al 2019.

In particolare, le percentuali sono le seguenti:

  • 60 per cento, per i soggetti con ricavi, relativi al periodo di imposta 2019, non superiori a 400.000 euro;
  • 50 per cento, per i soggetti con ricavi, relativi al periodo di imposta 2019, superiori a 400.000 euro e fino a un milione di euro;
  • 40 per cento, per i soggetti con ricavi, relativi al periodo di imposta 2019, superiori a un milione di euro e fino a 2 milioni di euro.

Nell’ipotesi in cui la dotazione finanziaria non sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste, il Ministero provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo.

 

Restiamo a disposizione per informazioni, chiarimenti e assistenza.

Cordiali saluti

Studio Frisacco

 

tratto da ecnews.com

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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