La SRL è la tipologia di società più diffusa nell’imprenditoria italiana, e per moltissimi imprenditori è fondamentale conoscere come ottimizzare il carico fiscale con una SRL rispettando le normative. Le SRL sono soggette a una tassazione proporzionale al 27,9% tra IRES e IRAP, ma se si include anche la tassazione personale dei soci e la contribuzione previdenziale la percentuale di tassazione incrementa molto. Per questo elenchiamo di seguito alcune possibilità di risparmio per imprenditori che desiderano ottimizzare il carico fiscale della loro società restando a disposizione per una consulenza su misura.

Pianificare la struttura fiscale

Nel contesto attuale è fondamentale pianificare nei minimi dettagli la struttura fiscale della propria attività (ad esempio, finanziaria, immobiliare, commerciale e industriale) prima ancora di avviarla, per sfruttare i vantaggi riservati alle novità fiscali o derivanti dall’unicità dei propri asset con diversa tassazione (ad es. sfruttando le deduzioni previste, come la patent-box per marchi e brevetti, ecc.).

Non prelevare gli utili e non distribuirli

In questo modo si rimanda di pagare l’imposta sostitutiva del 26% sui dividendi distribuiti; in molti casi, infatti, è preferibile usare gli utili come autofinanziamento dell’azienda.

Costituire una holding

Questo è un meccanismo complesso e non è sempre la soluzione ideale per le PMI di tipo familiare, ma può essere una soluzione adatta per chi ha in mente operazioni di integrazione verticale o orizzontale del proprio business oppure per chi si trova a dover pianificare un passaggio generazionale. Nel concreto questa soluzione prevede la costituzione di una società madre, partecipata dai soci, che detiene tutte le quote della società figlia, cioè la società effettivamente operativa. Grazie alla disciplina PEX (Partecipation Exemption), la società figlia potrà trasferire il reddito netto alla società madre la quale sarà tassata solamente dell’1,2% sul 5% dell’ammontare imponibile. Questa possibilità però non si adatta a quelle imprese che devono necessariamente distribuire utili.

Utilizzare il regime della trasparenza fiscale

In questo modo si imputa la tassazione del reddito imponibile della SRL direttamente ai soci della stessa, come nelle società di persone, applicando gli scaglioni IRPEF. Per redditi bassi, sottoposti quindi a un’aliquota ridotta, sarà conveniente in quanto sarà possibile dedurre le spese sostenute da ogni socio per l’INPS dall’imponibile. Comunque, essendo l’imposta sui redditi delle persone fisiche una tassa progressiva, questo regime può essere utile in particolare per i redditi imponibili di fascia bassa e diventa meno conveniente sui redditi elevati.

Compenso amministratore

Il compenso dell’amministratore è stabilito dall’assemblea dei soci e la gestione è molto simile a quella di un dipendente, che percepisce una busta paga al netto di INPS e IRPEF. Il compenso dell’amministratore è un costo per la società e quindi concorre a ridurre l’utile che verrà tassato alla fine dell’esercizio. E’ necessario evidenziare che la gestione contributiva richiesta dall’INPS può essere doppia (gestione separata e gestione artigiani e commercianti).

Rimborsi spese analitici per l’amministratore

Il rimborso spese dell’amministratore non è considerato imponibile ai fini fiscali e previdenziali. Le spese devono essere ben documentate e possono comprendere ad esempio vitto, alloggio, viaggi e trasferte. 

Distribuzione degli utili

Può essere una soluzione adeguata che consente un risparmio sul pagamento dei contributi INPS verso la gestione separata. Per i soci persone fisiche è prevista una tassazione fissa pari al 26%, in quanto si tratta di redditi da capitale. 

Contribuzione INPS

La gestione dei contributi INPS merita un’attenzione specifica, perché bisogna considerare che in alcuni casi, come per il settore del commercio e artigianato, i soci lavoratori sono tenuti a pagare l’INPS per la quota di reddito che hanno generato, a prescindere dai compensi effettivamente percepiti. La quota INPS, infatti, non dipende dagli utili che i soci prelevano dalla società.

Contributi dei soci lavoratori

Per ovviare alla problematica di cui sopra, una possibilità è quella di stipulare per i soci un contratto di lavoro dipendente per evitare di versare la contribuzione INPS gestione separata e applicare la contribuzione prevista per il lavoratore dipendente.

TFM

Utilizzo del trattamento di fine mandato per gli amministratori che consente di essere dedotto nell’esercizio di competenza, ancorché non pagato, e tassato nel momento in cui verrà effettivamente corrisposto, generalmente al termine del mandato, con una tassazione ridotta (cd. separata).

Welfare aziendale

Il welfare aziendale si configura come un insieme di benefit e servizi offerti ai dipendenti da parte
delle aziende, superando la semplice retribuzione monetaria. Questa strategia si sta rivelando estremamente efficace anche per le piccole e medie imprese (PMI) con un numero ridotto di dipendenti, che rappresentano il cuore del tessuto economico italiano.

Controllo di gestione efficace

La soluzione migliore per migliorare il margine finanziario è quella di monitorare costantemente la propria situazione finanziaria, economica e patrimoniale, tenendosi aggiornati sulle opportunità di risparmio proposte dal regolatore e facendosi guidare nelle proprie scelte da un professionista esperto.

Contributi e agevolazioni finanziarie

E’ importante verificare costantemente se sono disponibili contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati per la tua attività che ti possono consentire un vantaggio competitivo.

Crediti d’imposta

Il legislatore considera taluni investimenti meritevoli di un credito d’imposta. E’ importante verificare se per la tua attività può essere utile investire in formazione, ricerca e sviluppo, innovazione, beni industriali innovativi, ecc. (credito d’imposta industria 5.0).

Se hai bisogno di aiuto compila il form e invia la tua richiesta. Siamo a disposizione per ottimizzare la pianificazione fiscale e gestionale della tua società.

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

Lascia un commento

Share