Le modifiche previste dal Decreto-legge n. 146/2021, che avrebbero dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2025, sono state rinviate. In particolare, è stata posticipata al 2026 la riforma che avrebbe portato le operazioni svolte dalle associazioni dall’attuale esclusione IVA all’esenzione IVA.
Si riepiloga di seguito l’elenco delle novità e delle implicazioni per gli enti del Terzo Settore, incluse le associazioni sportive dilettantistiche (ASD).
Proroga Iva per le associazioni: cosa cambia con il Decreto Milleproroghe
Il Decreto-legge n. 146/2021 prevedeva che dal 1° gennaio 2025 le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate dalle associazioni che attualmente beneficiano dell’esclusione IVA fossero assoggettate a imposta. Tuttavia, grazie alla proroga approvata il 9 dicembre 2024, l’entrata in vigore della riforma slitta al 10 gennaio 2026.
Nel comunicato stampa del Governo, la norma prorogata riguarda il nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni effettuate dagli enti associativi. Il termine per l’applicazione delle nuove regole è quindi fissato al 10 gennaio 2026.
La proroga Iva per il Terzo Settore
Allo stato attuale molte associazioni politiche, sindacali, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e formazione extrascolastica beneficiano dell’esclusione dall’IVA per le loro attività istituzionali, come le cessioni di beni e servizi ai soci o tesserati. Fino al 31 dicembre 2024, tali operazioni non necessitano di registrazione o documentazione IVA.
Con l’entrata in vigore del nuovo regime previsto dal Dl n. 146/2021, le operazioni delle associazioni sarebbero state soggette a IVA dal 1° gennaio 2025. La proroga, però, fa slittare il termine, permettendo alle associazioni di continuare ad operare senza gli adempimenti IVA fino al 10 gennaio 2026.
Perché la proroga Iva è importante per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD)
Le associazioni sportive dilettantistiche beneficiano attualmente dell’esclusione IVA per le attività svolte a favore dei soci e tesserati. Il rinvio della riforma fiscale permette loro di continuare a operare senza ulteriori oneri, sostenendo così l’accessibilità e la continuità delle attività sportive locali, senza gravare sugli aspetti burocratici e fiscali.
Le anticipazioni sulle novità della Proroga Iva 2025 per il Terzo Settore
- Dal 1° gennaio 2025 le cessioni di beni e prestazioni di servizi da parte di enti associativi non sarebbero più state escluse dall’IVA, ma sarebbero state soggette a esenzione IVA, con nuovi adempimenti fiscali
- Il Milleproroghe 2025 ha rinviato questa riforma, posticipando l’entrata in vigore delle nuove disposizioni al 10 gennaio 2026
- Gli enti beneficiari dell’esenzione IVA, tra cui le ASD, continueranno a operare sotto il regime attuale fino alla nuova scadenza
Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe 2025, il governo ha dato tempo agli enti del Terzo Settore di adeguarsi al nuovo sistema fiscale, evitando per il momento problematiche burocratiche e fiscali.
Si ricorda, inoltre, che il testo del Decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri, potrà essere soggetto a modifiche durante l’iter parlamentare. Le misure delineate rappresentano, infatti, anticipazioni indicative che potrebbero essere aggiornate o integrate.