La Delibera n. 255 del 25 luglio 2023 della Giunta Nazionale del CONI, recependo le disposizioni di cui al D.Lgs n. 36 del 28 febbraio 2021 e al D.Lgs n. 39 del 28 febbraio 2021, dispone l’obbligo di nominare per ASD e SSD (indipendentemente dalla grandezza dell’ente sportivo) un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (responsabile safeguarding) entro il 1° luglio 2024, come riportato dall’art. 3 di seguito citato:

  1. Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati
    nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art.
    33, comma 6, del d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021, le Associazioni e le Società sportive affiliate
    nominano, entro il 1° luglio 2024, un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
  2. La nomina del responsabile di cui al comma 1 è senza indugio pubblicata sulla homepage
    dell’Affiliata, affissa presso la sede della medesima nonché comunicata al responsabile federale delle
    politiche di safeguarding, di cui al successivo art. 4.

Il responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni ha l’obbligo di attenersi alle disposizioni della Delibera CONI, rispettando impegni di vigilanza e monitoraggio contro violenze di genere e discriminazioni per ragioni religiose, etniche, orientamento sessuale, età, convinzioni personali, disabilità. Non ha responsabilità penali personali e l’impegno che si assume consiste nella prevenzione di episodi di sopruso e oppressione; è inoltre tenuto a ricoprire il ruolo di responsabile della protezione e tutela dei minori.

In merito all’individuazione del responsabile safeguarding, la normativa non richiede l’adeguamento a specifici requisiti: la scelta è arbitraria e rimessa all’associazione o società sportiva mentre la nomina può essere assegnata al Consiglio Direttivo o all’assemblea dei soci (il responsabile safeguarding può anche essere nominato tra i membri del Consiglio Direttivo nel caso in cui siano presenti figure adeguate e qualificate). Seppur non espressamente enunciato dalla normativa, risulta fondamentale l’indipendenza (soprattutto di giudizio) e l’autonomia di questa nuova figura rispetto alle dinamiche dell’ente sportivo, così da risultare il meno coinvolto possibile (la scelta di un tecnico o di un dirigente è quindi sconsigliata). Importante è inoltre la frequentazione di appositi corsi di aggiornamento, in modo tale da garantire una preparazione adeguata ed esaustiva del delicato compito di tutela e salvaguardia dell’ambiente sportivo. L’associazione/società sportiva è tenuta alla conservazione di documenti attinenti al safeguarding, a ragione anche di un eventuale controllo da parte delle autorità.

Le ASD e le SSD, oltre alla nomina del responsabile safeguarding , sono tenute alla predisposizione di un Modello Organizzativo e di Controllo dell’attività sportiva (MOG) e alla redazione di Codici di Condotta entro 12 mesi dalla pubblicazione delle Linee guida dell’affiliante, come riportato nell’art. 2, co. 2:

  1. Entro dodici mesi dalla comunicazione delle Linee Guida federali di cui al precedente comma 1,
    le Associazioni e le Società sportive affiliate predispongono e adottano modelli organizzativi e di
    controllo dell’attività sportiva nonché codici di condotta ad esse conformi. Tali modelli e tali codici
    sono aggiornati con cadenza almeno quadriennale e tengono conto delle caratteristiche dell’Affiliata
    e delle persone tesserate

Il conteggio dei 12 mesi decorre dalla data di emanazione delle Linee guida: ad esempio le ASD e SSD affiliate al CSEN devono adottare MOG e Codici di Condotta entro il 31/07/2024; le ASD e SSD affiliate al CSI invece entro il 31/08/2024.

Il mancato adeguamento di ASD e SSD ai nuovi obblighi indicati nella Delibera sopra citata è soggetto a sanzioni ai sensi del Regolamento Organico del CSEN.

Restiamo a disposizione per assistenza, chiarimenti ed approfondimenti.

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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