Le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD) sono due tipologie di organizzazioni molto diffuse, che nonostante la diversa classificazione hanno lo scopo di realizzare un interesse comune, ovvero di gestire un’attività sportiva senza scopo di lucro ed hanno la finalità di promuovere al loro interno la pratica dello sport in forma dilettantistica. 

Sono molte le differenze che presentano i due enti dal punto di vista normativo. 

Definizione e Normativa

ASD

Una ASD (associazione sportiva dilettantistica) è un’organizzazione senza scopo di lucro di tipo associativo che si dedica all’attività sportiva, comprese le attività didattiche di tipo dilettantistico, al fine di perseguire uno scopo solidaristico può o non può essere riconosciuta ai fini dell’ottenimento della personalità giuridica. Tuttavia, per ottenere il riconoscimento del fine sportivo, l’organizzazione deve iscriversi al Registro Unico gestito dal CONI.

Le ASD poggiano le loro basi normative su quanto previsto nel codice civile, all’interno dell’art. 90 della legge 289/2002 e relativamente all’aspetto fiscale si riferiscono a quanto esposto nella legge 398/1991. 

SSD

Le SSD, sono società sportive dilettantistiche, che si distinguono dalle asd per la forma giuridica: sono, infatti, una speciale categoria di società di capitali, caratterizzate dall’assenza del fine di lucro, che esercitano attività sportiva dilettantistica. 

Le ssd godono del medesimo regime fiscale di favore previsto per le asd, in presenza di alcuni requisiti statutari e di gestione. Ad ogni modo, proprio come le ASD devono ottenere il riconoscimento sportivo dal CONI per godere delle agevolazioni fiscali e previdenziali previste. 

Il riconoscimento del CONI

L’iscrizione al Registro Unico delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e delle società sportive dilettantistiche (SSD) viene effettuata dopo una verifica degli statuti e degli atti costitutivi, con particolare riferimento ai seguenti aspetti, come stabilito dall’art. 90, co. 18, L. 289/2002:

Denominazione dell’organizzazione
Oggetto sociale con riferimento all’organizzazione di attività sportive dilettantistiche, inclusa l’attività didattica
Attribuzione della rappresentanza legale dell’associazione
Assenza di fini di lucro e divieto di dividere i proventi delle attività tra gli associati
Norme sull’ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell’elettività delle cariche sociali
Obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari e le modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari
Modalità di scioglimento dell’associazione
Obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento delle società e delle associazioni

Tale riconoscimento  si sostanzia nell’iscrizione in un apposito registro informatico, per il tramite di FSN, DSA o EPS, a loro volta riconosciuti dal CONI a cui l’asd o la ssd sono affiliate.

Differenze tra ASD e SSD

Proprietà

Tra le principali differenze tra le due, si annoverano la proprietà, il sistema di voto e il peso dei soci.

In una ASD, la proprietà dell’associazione è indivisibile e appartiene a tutti i membri. Non esiste una suddivisione delle quote del capitale sociale e in assemblea ogni associato ha diritto ad un voto con lo stesso peso.

Al contrario, in una SSD la proprietà dell’associazione è divisa in quote e spetta al socio che detiene la maggioranza del capitale sociale. Quindi, la proprietà intera di una SSD potrebbe spettare ad un unico socio che possiede tutte le quote, il quale potrà gestire e amministrare legalmente la società da solo. 

Inoltre, il peso dei soci all’interno della SSD è diverso in base alle quote versate, mentre in una ASD non c’è alcuna distinzione tra i vari membri.

Mentre in una SSD la proprietà e il sistema di voto sono basati sulle quote del capitale sociale e sulla maggioranza dei soci, in una ASD la proprietà è indivisibile e ogni associato ha diritto ad un voto con lo stesso peso degli altri membri.

Struttura organizzativa

Nelle Società Sportive Dilettantistiche l’amministrazione e la gestione sono basate sui principi dell’organizzazione e della partecipazione capitalistica. Al contrario, nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche, l’amministrazione e la gestione si basano su quelli tipici di un’organizzazione a partecipazione democratica.

Nelle SSD, l’amministrazione e la gestione si ispirano ai principi di organizzazione e partecipazione capitalistica, il che significa che la gestione della società è guidata principalmente dal socio o dai soci che detengono le quote di maggioranza del capitale sociale. In questo caso, il socio di maggioranza ha il potere di prendere decisioni e di amministrare legalmente la società, mentre gli altri soci possono avere un ruolo limitato o essere esclusi dalla gestione. Questo modello di gestione è tipico delle società di capitali, come le srl, le spa e le sapa.

Nelle ASD, l’amministrazione e la gestione sono quelli tipici di un’organizzazione a partecipazione democratica, il che significa che tutte le decisioni sono prese attraverso il voto degli associati. Nelle assemblee, ogni associato ha diritto ad un voto e il voto di ognuno ha lo stesso peso. Inoltre, nella maggior parte delle ASD, non c’è una suddivisione in quote del capitale sociale e la proprietà appartiene a tutti i soci, il che significa che non c’è un proprietario di maggioranza. Questo modello di gestione è tipico delle organizzazioni non profit.

Autonomia patrimoniale e Responsabilità

La principale differenza tra ASD e SSD riguarda l’autonomia patrimoniale. Nello specifico in una ASD sussiste la piena responsabilità patrimoniale delle persone che agiscono in nome e per conto dell’associazione.

In parole semplici, nel caso in cui ci sia ad esempio una richiesta di risarcimento danni, è il presidente della ASD e i consiglieri che sono eventualmente chiamati in causa e devono far fronte alla richiesta attingendo direttamente al loro patrimonio personale.

Questo non avviene invece in una SSD, dove la responsabilità dei soci corrisponde esclusivamente al capitale conferito. Escludendo ovviamente il caso in cui gli amministratori  siano chiamati a rispondere  verso i creditori  sociali  per l’inosservanza degli obblighi  inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale. L’azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta  insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti, come previsto dall’art. 2476 del C.c.

Conclusioni

Riassumendo le ASD e le SSD sono enti che non hanno scopo di lucro ed hanno la finalità di promuovere al loro interno la pratica dello sport in forma dilettantistica.

Tuttavia, tra proprietà, struttura organizzativa e autonomia patrimoniale le differenze sono molto significative ed è fondamentale evitare errori che potrebbero avere conseguenze negative per le organizzazioni sportive coinvolte. 

Per questo invitiamo coloro che hanno intenzione di costituire una SSD o una ASD di rivolgersi al nostro studio, al fine di scegliere la forma giuridica più in linea con le proprie esigenze. 

Di DOTT. MATTEO FRISACCO

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, Membro effettivo del Collegio Sindacale, Revisore Legale dei conti, Curatore Fallimentare, Iscritto nell'Elenco dei Revisori degli Enti Locali, Consulente nella gestione dei rapporti di lavoro legge 12/1979, Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso, Iscritto al Registro Nazionale dei Revisori Legali.

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